Contents
- 1 Come togliere il nocciolo alle prugne per fare la marmellata?
- 2 Come togliere il nocciolo alle prugne?
- 3 Come si fa a non far attaccare la marmellata?
- 4 Come si fa a capire se la marmellata e pronta?
- 5 Come conservare le prugne selvatiche?
- 6 Cosa fare con i rusticani?
- 7 Come si chiamano le prugne gialle?
- 8 Come snocciolare le albicocche?
- 9 Perché si mette il succo di limone nella marmellata?
- 10 Come riconoscere il botulino nella marmellata?
- 11 Quanto zucchero ci vuole per fare la marmellata?
- 12 Cosa si può utilizzare al posto della pectina?
- 13 Come usare la mela come addensante?
- 14 Quale frutta contiene più pectina?
Come togliere il nocciolo alle prugne per fare la marmellata?
Basta rimuovere il picciolo, inserire il frutto nell’apposito supporto e premere la leva: il nocciolo sarà rimosso senza fatica e si raccoglierà nel contenitore sottostante, senza sporcare in giro. La lama è molto affilata, quindi devi fare attenzione quando maneggi l’utensile. Marmellata di prugne in arrivo!
Come togliere il nocciolo alle prugne?
In linea di massima occorrerà tagliare a metà il frutto e poi aiutandosi con un coltello staccare il nocciolo dalla polpa: attenzione se avete davanti una prugna non spiccagnola, cioè con il nocciolo molto aderente alla polpa. In questo caso il rischio è che si rompa il frutto nel tentativo di denocciolarlo.
Come si fa a non far attaccare la marmellata?
Cuocete la marmellata a fuoco medio ma non eccessivo per evitare che lo zucchero diventi caramello, mescolando spesso per 40/50 minuti, in modo da non far attaccare il composto.
Come si fa a capire se la marmellata e pronta?
Puoi prelevare una piccola quantità di marmellata con un cucchiaino e lasciarne cadere una goccia in pentola: se si formerà un filo discontinuo e si staccherà dal cucchiaio, la marmellata sarà pronta.
Come conservare le prugne selvatiche?
A temperatura ambiente però, non in frigo, possibilmente lontane dal sole e distribuite equamente in un cesto da frutta. Solo le prugne ben maturate e in salute possono essere conservate al freddo: riponetele su un piatto o in un sacchetto aperto, e lasciatele sopra uno dei ripiani del vostro frigorifero.
Cosa fare con i rusticani?
Con i rusticani si può preparare una confettura da utilizzare per farcire crostate, biscotti e raviole. Procedimento: per preparare la confettura serve la stessa quantità di zucchero e rusticani. Si otterrà una confettura dal gusto acidulo.
Come si chiamano le prugne gialle?
La susina regina claudia bianca è una pianta da frutto che produce susine di colore giallo. E’ anche comunemente detto “susino europeo”. I frutti maturano in luglio, hanno un buon sapore, una polpa semisoda.
Come snocciolare le albicocche?
Per snocciolare le albicocche, è necessario girare solo un pestello. Una volta finito il lavoro è possibile pulire l’apparecchio in modo semplice dato che si può sciacquarlo completamente sotto l’acqua corrente.
Perché si mette il succo di limone nella marmellata?
È un elemento acidificante che migliora il sapore delle conserve di frutta. Come la pectina, si tratta di un’aggiunta che è bene fare solo se necessario, quindi in caso di conserve a base di frutta molto poco acida, come per esempio le albicocche.
Come riconoscere il botulino nella marmellata?
Inoltre, è importante ricordare che nella maggior parte dei casi la contaminazione da botulino non altera colore, sapore e odore degli alimenti, per cui nei prodotti in scatola l’unico segnale che possiamo riconoscere è un rigonfiamento anomalo del coperchio, che si apre (troppo) facilmente.
Quanto zucchero ci vuole per fare la marmellata?
La quantità di zucchero da aggiungere per kg di frutta è pari a 250 g. Infatti se consideriamo che 1 kg di frutta contiene circa 100 g di zucchero e consente di produrre circa 800 g di marmellata, abbiamo un totale di 250 + 100 = 350 g di zucchero su 800 g di marmellata, ovvero il 43% circa.
Cosa si può utilizzare al posto della pectina?
Quindi quando si preparano le marmellate o le conserve si tende ad aggiungere del succo di limone in modo che si addensi il composto. Tenendo presente questo e per abbreviare i tempi di cottura, non perdendo le proprietà dei frutti, è possibile sostituire la pectina in cucina con la cosiddetta pasta di mele.
Come usare la mela come addensante?
Come prima cosa tagliate 5 kg di mele a tocchetti (mantenendo buccia e torsoli) e mettetele in padella con il succo di 3 limoni. Coprite a filo con acqua e cuocete per un’ora. Rivestite quindi uno scolapasta con un canovaccio pulito e lavato senza ammorbidente, versate le mele e lasciate sgocciolare per 12 ore.
Quale frutta contiene più pectina?
I frutti molto ricchi di pectina sono le mele, le albicocche e i limoni, mentre i frutti di bosco, le pere o le ciliegie non ne contengono molta.